[REVIEW PARTY] “Come onde controvento”di Alessia D’Ambrosio
Come onde controvento: Uncrossed Series #3
di Alessia D’Ambrosio (Autore)
Isabella è all’altare e sta per sposare l’uomo dei suoi sogni.
Matt è il principe azzurro sul cavallo bianco, pronto a regalarle la felicità che ha sempre cercato. Eppure, la mattina del suo matrimonio, i dubbi iniziano a fare capolino nella mente della bella italiana, trasferitasi a Londra in cerca di fortuna. La notte appena trascorsa con Christopher non può ridursi a poche ore di passione travolgente. I loro sentimenti, sepolti sotto il carico degli obblighi familiari, sono tornati a galla e nessuno dei due intende metterli a tacere.
Gli ostacoli sono molteplici per Isa e Chris, che non hanno mai potuto vivere una storia d’amore comune, come una coppia qualsiasi.
Ma quando l’amore è vero, ci si può veramente precludere la possibilità di gettarsi fra le sue braccia?
Recensione
È giunto l’atteso finale della serie Uncrossed e l’autrice con “Come onde controvento” ha regalato a noi lettori ciò che sognavamo.
È un romanzo che si legge con una punta di insofferenza nei confronti dei protagonisti e la stessa Alessia D’Ambrosio ci dà premessa di questo, invitandoci ad avere pazienza e comprendere lo svolgimento della storia che, come la vita vera, è fatta di sbagli, di compromessi e di dolori incomprensibili.
Isabella non è più l’ingenua e sincera ragazza che abbiamo trovato nel primo libro, quando giunta in un Paese straniero si ritrovava in balia degli eventi, bensì è divenuta una donna che tradisce e inganna per la sua parvenza di serenità. È difficile comprendere cosa la porti all’altare con Matt e cosa non la spinga al contrario a rimanere sola e a lottare contro e per un sentimento. Matt è un uomo che è disposto a tutto per Isabella, anche ad essere tradito e ingannato. L’amore non dovrebbe portare, sicuramente, a questo eppure nel romanzo è ciò che avviene. Christopher è l’anti-principe azzurro eppure è colui fra tutti, che con la sua umanità e fallacia, appare vero. È una storia a tre, controversa e sbagliata: sbagliata perché sembra portare solo sofferenza.
Credo che il pregio del romanzo di Alessia D’ambrosio è la capacità di dare ad ogni lettore il suo personale punto di vista; infatti, solo leggendolo si è in grado di comprendere come si voglia che la storia si concluda: se con un lieto fine o una separazione. E il lieto fine non è scontato che avvenga per la coppia che si preferisce.
“Sono colpevole di essermi innamorata, sono colpevole perché sono così inesperta da non aver saputo gestire il mio amore, sono colpevole perché ho coinvolto tutti in una storia che era solo mia, sono colpevole perché ho tradito non solo la fiducia di Matt ma anche quella di tutti gli altri. Sono colpevole perché Christopher, che non c’è e non so se ci sarà mai, è l’unico che vorrei, nonostante tutto e tutti.”
Isabella non incontrerà il favore di tutti i lettori e non è questo l’elemento da ricercare nel romanzo, bensì, è la storia e le sue evoluzioni ad appassionare e incuriosire, nonostante il libro presenti personaggi estremamente “difettosi”: difettosi perché nella loro ricerca della felicità errano, si perdono e commettono sbagli.
Romanzo fornito da Les Flâneurs Edizioni