[REVIEW PARTY] “I gemelli Gheddafi” di Marco Ubezio
I gemelli Gheddafi
Milano, seconda decade degli anni Duemila. Mentre nel pieno della notte viene ritrovato il cadavere di un ragazzo mediorientale orrendamente mutilato, l’avvocato Matteo Riflessi riceve una telefonata. È Marco, il suo vecchio amico d’infanzia. Insieme erano “i Gemelli Gheddafi”, il terrore del quartiere. A distanza di anni, il suo compagno di giochi, diventato un prete di prestigio della Curia milanese, gli chiede aiuto: un anziano monsignore è accusato di ricettazione di antichi manoscritti e ha bisogno di un avvocato. Ma quando il prelato muore in circostanze sospette, Matteo resta intrappolato in una vicenda labirintica la cui unica certezza è un misterioso legame tra i due cadaveri. Circondato da illustri porporati, sciure fattucchiere e fantasmi del passato, Matteo avrà l’ardito compito di ricomporre lo schema di omissioni al cui interno si cela un’unica sconcertante verità.
Biografia
Marco Ubezio, classe 1978, avvocato a Milano. Si occupa di assistenza legale operatori del no profit. È esercitatore presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, facoltà di Scienze Politiche (Sociologia). Con I Gemelli Gheddafi ha vinto il terzo premio al concorso Avvocati e Autori organizzato dall’Unione Lombarda Ordini Forensi e Ananke Lab.
Recensione
È un romanzo a cui non so dare una vera definizione: è un libro giallo ma manca, spesso, quella componente narrativa che lo rende un’opera facente parte del genere.
La suspence e la curiosità per la vicenda non emergono mai del tutto ma ciò non sta a significare che non sia un libro interessante o meritevole di essere letto.
Il protagonista del romanzo “I gemelli Gheddafi” è Matteo Riflessi, un avvocato che sulla carta vuole dedicarsi ad una vita e ad un lavoro sereno, senza particolari patimenti ma che appena si ritrova coinvolto in un mistero, quello dell’uccisione di don Renzo, non può fare a meno di indagare per scoprire la verità, a discapito, anche, della sua stessa incolumità e del suo lavoro.
Tutto ha origine da una chiamata, ricevuta alle quattro del mattino, da un cliente speciale, a cui non si può negare una risposta: Marco Cortina, amico di vecchia data dell’avvocato e prete. Insieme componevano fin dall’infanzia il duo dei “gemelli Gheddafi”. Marco non è semplice prete bensì è un uomo potente, con una posizione di rilievo e arcivescovo di una diocesi storica. La chiamata trascina Matteo in un fitto mistero; don Renzo Rossi, rettore del seminario e insigne studioso, è stato fermato dalla polizia per il possesso di libri antichi rubati. Perché possiede quei libri? Che risposta darà don Renzo? Purtroppo la tanto attesa risposta non giungerà perché prima sopraggiungerà la morte.
Nello sfondo, una fidanzata mai davvero scelta, una zia ancorata al passato e uno zio notaio che ha impedito a Matteo di divenire tale.
Nel frangente un’altra indagine sopraggiunge: l’uccisione di un persiano, apparentemente ricco, in una zona lurida e misera della città. I due casi hanno un elemento in comune oppure percorrono due linee parallele?
Sullo sfondo le amicizie e gli amori nebulosi della città.
Libro fornito da Bookabook