[REVIEW PARTY] Noir. Un amore proibito di Elisa gentile
Noir. Un amore proibito
Elisa Gentile
Riaprendo gli occhi, Marco non ha visto altro che l’odio. Tutto si è colorato di nero, non c’è alcuna ragione perché qualcosa possa tornare come prima: lui la odia. Gresia non ha potuto reggere quel dolore assordante al petto: tutto è cambiato, da allora e lei ha deciso di scappare senza lasciar traccia. Né un biglietto. Né un numero di telefono, solo il vuoto che sa di lei.
Lontano da Marco e da Sebastian scopre una nuova se stessa, scopre di avere ancora tanto da dare, ma scopre anche di dover combattere, lottare con tutte le sue forze per prendersi ciò che è suo: la vita. Ritrovarla è stato facile, per Sebastian: tenersela stretta, adesso, sarà la vera sfida, perché Gresia ha ancora dei segreti, perché Gresia si porta dentro il peso di tanto dolore e ha il coraggio di volerlo affrontare. Marco potrebbe essere una via d’uscita, ma se non bastasse?
Restano pochi mesi, poi pochi giorni, poche ore, e l’incantesimo si spezzerà: niente sarà mai più come prima.
Recensione
Continuo a non sentire empatica la protagonista del romanzo, seguito del primo libro “Noir. Una perfetta bugiarda”. E come si potrebbe? Gresia è una donna che ha provocato tanto male e non a causa della sua professione bensì perché ha desiderato quello che non poteva avere in quanto non era disposta a perdere nessuna parte di sé. È facile capire l’odio perenne che Marco prova per ella, molto più difficile è comprendere Sebastian, uomo di mezza età, tradito dal figlio e soprattutto da Gresia, che continua a cercarla e ad amarla anche in seguito alla sua fuga, fuga che nasconde un dolore, un dolore per Gresia.
Questo romanzo ammetto di leggerlo in maniera differente rispetto a tutti gli altri, non cerco il lieto fine ma scruto attendendo di conoscere l’epilogo e di capire come tutto si evolverà e se Gresia vivrà la sua favola oppure pagherà i suoi errori. A differenza del primo libro l’autrice ha regalato a noi lettori pagine ricche di commozione, di dolori e sofferenze, alcune evitabili altre ineluttabili come il destino. Marco continua a cercare la sua salvezza lontano dalla donna che gli ha spezzato il cuore ma fuga non è mai la soluzione giusta, non mette a posto i cocci di un amore spaccato.
“Il niente che si desidera. Un niente di cui non si può fare a meno, perché ti dà quel tutto che tu nemmeno immaginavi esistesse.”
Gresia acquista consapevolezza di sé e comprende quanto la vita “chieda il conto” del dolore causato; anche se il conto richiesto, a volte, è troppo caro ed ingiusto.
“Riafferro fiera quelle lacrime e le ricaccio indietro mettendoci tutta la forza che ho. Ma ho bisogno di fuggire di nuovo, ho bisogno di guardare lontano, mi servono quelle onde che si infrangono e mi serve lo spumeggiare del mare, mi servono i gabbiani che planano feroci, mi serve il vento e mi serve il cielo libero di nuvole.”
Libro fornito da Newton Compton Editori