[REVIEW PARTY] Recensione del romanzo “Il profumo del mosto e dei ricordi” di Alessia Coppola
Titolo: Il profumo del mosto e dei ricordi
Autrice: Alessia Coppola
Lavinia vive a Firenze, dove studia e lavora come restauratrice. Quando un telegramma le annuncia la morte del nonno, che non ha mai conosciuto, sarà proprio lei a partire per la Puglia per valutare l’eredità ricevuta. Al suo arrivo trova un’antica masseria da ristrutturare, terre e vigneti in stato di abbandono, ma trova anche una grande famiglia pronta ad accoglierla. Abituata alla città, Lavinia si sente quasi a disagio in quell’ambiente rustico, e mal sopporta le premure e l’affetto che tutti le riservano, convinti che lei sia lì per risollevare le sorti della tenuta. E invece Lavinia è pronta a venderla, anche se non ha il coraggio di confessarlo. Quel viaggio in una terra sconosciuta, selvaggia e vigorosa, ha però in serbo delle sorprese. Alessandro, il giovane agronomo che lavorava a fianco del nonno, le farà conoscere ogni angolo della proprietà, la guiderà alla scoperta delle sue radici, narrandole storie che nessuno le ha mai raccontato. Ripercorrere insieme a lui quel passato, avvolto nel mistero e capace di risvegliare tanti ricordi, le farà cambiare idea su molte cose…
Recensione
“Polvere, la patina sugli angoli bui e umidi delle case, sulle foto e i ricordi intrisi di quella malinconia che appartiene a cose lontane e perdute.”
Dopo un inizio un po’ lento in cui l’autrice fornisce particolari non realmente necessari, la storia diviene convincente ed emozionante.
Lavinia, da ragazza snob con molti pregiudizi, si reca in Salento per vendere la tenuta del nonno “Rosa Bianca”, dal nome delle due donne più importanti nella sua vita, mai conosciuto e tenuto a lei nascosto da parte della mamma. Nel corso dei giorni subirà un radicale cambiamento, scoprendo il valore intrinseco delle origini.
È un romanzo che colpisce dritto al cuore ed emoziona in alcune parti in modo improvviso e violento.
“Esistono solchi più profondi di quelli lasciati da un ulivo, che impiega secoli per tenersi stretta la sua zolla e levarsi verso il cielo. Sono le radici del cuore.”
La terra, la vigna e il vino divengono simulacri di affetti, di ricordi e di sentimenti. Il passato è fautore di dolori, di perdite e di rimpianti mentre il presente contenitore di scoperte e nuovi inizi.
“Questo vino è passione, Lavinia. È il dono di chi lo ha lavorato. È il loro tempo. Non c’è regalo più grande del tempo. Ora, assaggia di nuovo.”
Nello sfondo avviene la delicata storia d’amore tra Lavinia ed Alessandro. Quest’ultimo è un ragazzo di una sensibilità smisurata, estrema intelligenza e profondo amore per la sua terra; riuscirà con pazienza e amore a far apprezzare a Lavinia il potere e la bellezza che li circonda.
Un romanzo assolutamente consigliato e capace di far comprendere l’imprevedibilità della vita, i suoi inutili livori e la bellezza eterna dei ricordi!
“Quando si compie un viaggio o si incontra qualcuno, non siamo mai le stesse persone che eravamo prima. Si, una parte di noi rimane immutata. Ma eventi e incontri possono rivoluzionare un’intera vita. Tutto ciò che accade, nel bene e nel male, ci trasforma.”
Ti ringrazio per questa sensibile e bellissima recensione. <3
Ancora complimenti per questo bel romanzo??
Alessia è per me una garanzia, uno stile unico il suo così poetico e magnetico. Adoro il suo modo di descrivere luoghi e persone, il suo renderli così reali.
Alessandro ha un posto speciale, ahimè ho un debole per i ragazzi dolci <3
P. s grazie per la partecipazione <3
Erika, I libri: lo specchio dell'anima