“Sukhishvili”, il Balletto Nazionale della Georgia, all’Auditorium Conciliazione: la recensione
Il 28 novembre è stato in scena sul palco dell’Auditorium Conciliazione di Roma lo spettacolo “Sukhishvili”, il Balletto Nazionale della Georgia, uno dei più famosi complessi coreografici del mondo.
Una compagnia intitolata ai suoi fondatori Iliko e Nino Sukhishvili, risalenti alla prima generazione (1945-1985) a cui ha seguito la Seconda generazione (1985-2000) con Tengiz Sukhishvili e Inga Sukhishvili (figli) per arrivare all’attuale Terza generazione (dal 2000) Nino e Iliko Sukhishvili (nipoti).
Un ensemble leggendario, presente da oltre 75 anni, testimone delle tradizioni. Considerato parte del patrimonio culturale, lo spettacolo preserva la tradizione dell’autentica danza georgiana. Coreografie impressionanti, costumi colorati, passione ardente, nonché un’orchestra con strumenti musicali. Protagonista indiscusso il corpo di ballo soprannominato nel tempo: “The Eighth Wonder of the World”, “Best Broadway Show”, “Hurricane on Stage”, “Magic of Georgia”, “Unique Phenomenon”, “Dangerous Dances of Georgian Men”, “Perfect Work of Art” e altro ancora.
Una compagnia composta da un totale di 100 ballerini e 2500 costumi. Si muovono nell’aria i tessuti naturali esclusivi, decorati con ricami, dipinti, applicazioni, metallo e pietre.
Lo spettacolo dopo la tournée in Italia proseguirá in Bulgaria, Turchia, Polonia, Repubblica Ceca, Norvegia, Francia, Belgio e Germania, per un totale di 35 esibizioni.
Cosa colpisce il pubblico solitamente distratto? Uno degli aspetti cardine è la spettacolarizzazione presente nelle 2 ore consecutive di danza, caratterizzata dal talento, acrobazie e virtuosismo. I ballerini stupiscono e incantano con le danze degli uomini che ballano sulle punte; i danzatori del Caucaso in punta di piedi, definiti dai georgiani “tzeruli”, sono senza il classico rinforzo. Potrebbe apparire una danza dolorosa ma i ballerini sono talmente abili e leggiadri che questo passo sembra naturale.
Un connubio tra autenticità e tradizione. La storia narra che, per non precipitare giù dai pendii scoscesi delle montagne del Caucaso, gli uomini fossero costretti a camminare sulle punte. Uno spettacolo unico e sentito che unisce e consente di conoscere attraverso l’intrattenimento, non solo la danza, ma anche le diverse storie provenienti da parti lontane del mondo.
Un viaggio attraverso le antiche danze popolari georgiane, tra coreografie nuove ed originali, tra danze liriche e coltelli che ruotano sopra teste danzanti.
Ai due fondatori del complesso lo Stato sovietico ha conferito molti riconoscimenti tra cui il “Premio di Stato dell’URSS” e il titolo di “Artisti del Popolo dell’URSS”.
Immagini dal sito ufficiale: https://sukhishvili.net/it/