“Teatro Bastardo”: il festival dedicato al teatro di ricerca e ai linguaggi ibridi dal 7 al 23 ottobre 2022 a Palermo

Teatro Bastardo

Uno spazio di sperimentazione teatrale, di contaminazione e di “imbastardimento” fra diverse forme artistiche, fonti di ispirazione e modi di interpretare vecchio e nuovo. Ritorna a Palermo dal 7 al 23 ottobre 2022 Teatro Bastardo, il festival dedicato al teatro di ricerca e ai linguaggi ibridi, come sempre disseminato in spazi diversi della città: Cantieri culturali alla Zisa, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, Goethe-Institut e Dudi libreria per bambini e ragazzi, in risonanza con le realtà attive nel tessuto sociale e culturale cittadino. 

Ma non solo: quest’anno Teatro Bastardo travalica i confini del centro della città e approda anche all’Arenella, grazie alla nuova collaborazione con l’Associazione Pro Arenella che accoglie la programmazione del Teatrino Bastardo, rivolta a bambini e famiglie.

Ai “margini” dei circuiti dello spettacolo dal vivo ma al centro di una nuova scena “off”, Teatro Bastardo torna inaugurando un nuovo corso del festival, nato nel 2015 come costola del Sicilia Queer filmfest, e diventato oggi un organismo pulsante che coltiva pensiero critico sull’esistente e interpella i nuovi immaginari. Dopo il buio della pandemia, e in un momento storico di grande crisi su ogni piano (economico, politico, culturale), Teatro Bastardo coltiva un’idea di “teatro” sempre più radicale, interdisciplinare e plurale, capace di abbracciare nuovi sguardi spettatoriali. 

Per il triennio ’22-’24 Teatro Bastardo porta la firma di Giulia D’Oro, attiva da molti anni nel campo della progettazione culturale e in particolare dell’organizzazione dello spettacolo dal vivo, nel nucleo produttivo di Teatro Bastardo fin dalla prima edizione; e Flora Pitrolo, curatrice delle arti performative attiva tra l’Italia e la Gran Bretagna, e studiosa dello sviluppo della performance sperimentale in chiave interdisciplinare, in sinergia soprattutto con la musica popolare e con le arti visive. 

Ricerca di forme di creatività meno visibili, di nuovi formati e linguaggi, lontani dal mainstream, è la cifra stilistica che guida la programmazione di Teatro Bastardo 2022, in una serie di riverberi tra la traccia che ha lasciato il festival in questi anni con la direzione artistica di Giovanni Lo Monaco e la delineazione di nuove direzioni del futuro. 

Quella di quest’anno sarà dunque un’edizione di cerniera, plasmata ancora di più dal dialogo e dalla relazione, contraddistinta dalla prossimità, intesa non come condizione fisica e spaziale ma come intenzione politica di aprire la porta a nuove voci e nuovi mondi estetici. Un programma su tre settimane di spettacoli, performance, laboratori e incontri che sostengono e fanno dialogare nuove realtà iper-locali con note compagnie internazionali e nazionali, approfondendo la relazione tra pubblico e compagnie, tra spettacolo dal vivo e panorama sociale e culturale.

La coreografa e attivista Elisabetta Consonni, il performer e coreografo italoamericano Tony Rizzi, la compagnia spagnola Agrupación Señor Serrano (Leone D’Argento alla Biennale di Venezia), La Casa di Creta, tra le compagnie più rappresentative del teatro di figura del Sud Italia, il collettivo artistico pluridisciplinare Corps Citoyen, sono soltanto alcuni degli artisti tra i più noti del panorama contemporaneo internazionale che si accostano a due giovani artiste siciliane, Nicoletta Epifani e Sara Firrarello.

Quest’edizione inaugura inoltre una nuova attenzione al dialogo tra teatro, arti visive e città, presentando una collaborazione con l’artista palermitano Vito Stassi, le cui fotografie sono alla base dell’identità visiva del festival.

Il programma

Inclusione, attenzione ai margini e nuovi sguardi spettatoriali sono le parole d’ordine di Teatro Bastardo 2022 che invita due spettacoli-flagship – Even crazy people want to be invited to the party di Antony Rizzi (7 ottobre Cantieri culturali alla Zisa, Sala Perriera) Plutone/Esploso di Elisabetta Consonni (8 e 9 ottobre Cantieri culturali alla Zisa, Sala Tre Navate) – che usano un linguaggio teatrale ibrido e rileggono un’attenzione al gesto e alla parola per sviluppare indagini su un’idea di pubblico e privato, solitudine e moltitudine, dentro e fuori: Even Crazy People… parte dall’“Inno alla gioia” di Schiller per pensare il corpo come fatto sociale e strumento politico in una società dei consumi che ci vuole sempre più soli; Plutone/Esploso dell’artista milanese Elisabetta Consonni, inizia come indagine sul pianeta più ai margini del sistema solare, che “suggerisce l’idea di centro mobile e in continuo cambiamento attorno a cui si costruisce un sé e da cui si cerca una relazione con quello che sta fuori da sé”.

Moltiplicando le voci in campo e iniziando un percorso programmatico di sostegno a una nuova circuitazione off, Teatro Bastardo invita inoltre due giovani artiste siciliane: Nicoletta Epifani con Sagome (14 ottobre e 15 ottobre, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino) e Sara Firrarello con Pulici (14 ottobre e 15 ottobre, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino). Un monologo e un assolo tra teatro e coreografia in siciliano di due artiste nate negli anni ’90 che scardinano, ognuna a suo modo, concetti prestabiliti di cosa sia la nuova creatività femminile in Sicilia. 

Tra le compagnie più attese c’è sicuramente Corps Citoyen, collettivo artistico basato tra Tunisi e Milano la cui pratica si compone di diversi strumenti (danza, teatro, poesia, video, animazione, scrittura e ricerca antropologica) per creare nuove narrazioni contemporanee, con l’obiettivo di rafforzare i valori della cittadinanza attraverso il processo artistico, la formazione, la ricerca e la partecipazione attiva della società civile. Come in Il corpo politico (16 ottobre, Cantieri Culturali alla Zisa, Sala Perriera), lavoro che mette in discussione il potere narrativo della rappresentazione del sé e dell’altro.

In quest’edizione Teatro Bastardo rinnova il suo impegno verso gli spettatori più giovani, recuperando e sviluppando una sezione storica del festival dedicata a bambini e famiglie: tra Dudi Libreria per bambini e ragazzi, i Cantieri culturali alla Zisa e l’Associazione Pro Arenella, che accoglierà anche una serie di laboratori e attività di Teatro Bastardo durante tutto il corso dell’anno. Tra gli spettacoli in programma Prometeo (8 e 9 ottobre, Cantieri Culturali della Zisa, Sala Perriera), spettacolo con personaggi Lego e video in live-feed della compagnia spagnola Agrupación Señor Serrano, gruppo di punta del nuovo teatro per bambini europeo già vincitrice del Leone D’Argento alla Biennale di Venezia, che parte dalla sfida del mito per “raccontare una storia ai bambini senza lieto fine”; e Cappuccetto Rozzo (9 ottobre, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino) de La Casa di Creta, compagnia storica del panorama di teatro per ragazzi, in cui un cantastorie viene interrotto da un burattino che non gli permetterà di narrare la sua storia. Uno altamente tecnologico, l’altro assolutamente tradizionale, entrambi questi spettacoli offrono ai piccoli spettatori narrazioni e modalità spettatoriali provocatorie e sperimentali; gli spettacoli sono affiancati inoltre da Storielle, letture performative in matinée del clown, attore e giocoliere Mario Barnaba di alcuni dei testi più interessanti della letteratura per bambini contemporanea, a cura di Dudi libreria per bambini e ragazzi.

Parte integrante del programma è la sezione dedicata alla formazione, da sempre centrale nel progetto di Teatro Bastardo. E anche quest’anno il festival propone laboratori per “adulti e bambini con gli artisti ospiti. Per adulti ai Cantieri culturali alla Zisa, dal 6-9 ottobre il laboratorio Plutone Esploso con Elisabetta Consonni, e il 15-16 ottobre Corpo Politico con Corps Citoyen. E per bambini all’Associazione Pro Arenella il 17-19 ottobre, Play! di La Casa di Creta, e il 20-21 ottobre Cartura di Bottega Cartura, con l’idea di fare attività nella borgata marinara in modo continuativo. 

Completa il cartellone un nuovo filone di incontri concentrato sulla riflessione sul teatro quale strumento per pensare il presente: “Che cos’è una scena?” (8 ottobre, Goethe-Institut Bottega 1, Cantieri culturali alla Zisa) e “Che cos’è un monologo?” (14 ottobre, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino). Due conversazioni aperte con spettatori, artisti e pensatori sui concetti di individualità e coralità in scena ma soprattutto nella vita urbana, politica e culturale.

 

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