Tre consigli cinematografici ai tempi delle fake news
Tre film, tre storie vere: per riflettere sul potere dei media e sulle conseguenze della cattiva informazione
L’Italia è in quarantena, le notizie scandiscono le nostre giornate tediose a ritmi frenetici, in una giostra in cui chiunque puo’ improvvisarsi esperto.
Tenendoci lontani dalla questione strettamente sanitaria, ci è impossibile non incappare in notizie che si contraddicono, diffondono dati falsi e che hanno dato più di una ragione per riflettere in questo momento.
Consiglieremo, quindi, tre film di recente uscita che sono accomunati dall’essere tutti ispirati a storie vere, ma in cui la verità stenta ad emergere e in cui la disinformazione, ci mostra come sia facile creare mostri e distruggere vite.
Intrattenimento e spunto di riflessione per mantenere sempre vivo uno spirito critico nei tempi in cui ci si muove a tentoni in una giungla di conoscenza effimera, alla ricerca della verità.
- L’ufficiale e la spia (J’accuse): è un film di Roman Polanski del 2019, vincitore del premio della giuria alla 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film narra la vicenda passata alla storia come l’affare Dreyfus. I tempi sono quelli della terza repubblica in Francia. Il capitano di origini ebraiche Alfred Dreyfus nel 1894 viene accusato di alto tradimento. L’accusa è quella di spionaggio, a favore della nemica Germania. Dreyfus viene condannato all’esilio. La sua storia dividerà l’opinione pubblica francese sino al 1906. Lo scrittore Emile Zola pubblicherà nel 1898 una lettera aperta sul giornale socialista” L’autore” dal titolo J’accuse…! in cui denuncia la mancanza di verità e giustizia, citando i nomi dei corresponsabili nell’enorme errore giudiziario che interessò il capitano Dreyfus. Di seguito il link al trailer del film:
- Il diritto di opporsi (Just Mercy): è un film del 2019 diretto da Destin Daniel Cretton. Film ispirato alla reale vicenda giudiziaria di Walter McMillian arrestato nel 1987 in Alabama, con l’accusa di omicidio. Mentre è detenuto nel braccio della morte McMillian incontra l’avvocato Bryan Stevenson che con la sua associazione “Equal Justice Initiative” abbraccerà la sua causa e quelle di altri condannati alla pena di morte, che non hanno goduto di giusto supporto legale. La battaglia sarà innanzitutto al razzismo. McMillian è afroamericano, quindi capro espiatorio, facile preda in un piccolo centro dell’Alabama. Il processo poggiato su fragili prove, depistaggi e false testimonianze si concluderà nel 1993. Di seguito il link del trailer del film:
- Richard Jewell: film del 2020, è l’ultima prova alla regia di Clint Eastwood, è ispirata alla storia vera di Richard Jewell. L’evento è quello dell’attentato alle Olimpiadi estive di Atlanta nel 1996.Richard Jewell era impiegato come guardia di sicurezza presso il Centennial Olympic Park, quando notando uno zaino sospetto inizia ad allertare le autorità, aiutandole ad evacuare l’area. Il pacco bomba esplode ferendo 111 persone e uccidendone due, in un attimo Jewell diventa eroe nazionale, grazie al suo intervento che ha salvato numerose vite. Con la stessa rapidità passa ad essere invece il sospettato numero uno, corrisponde al profilo dell’Fbi, la notizia viene diffusa dai giornali, scaraventando Jewell in un processo mediatico prima ancora di un vero processo. La sua vita viene sezionata, amante delle armi, dedito alla caccia, ex vicesceriffo poi sospeso, corrisponde esattamente al soggetto alla ricerca di fama capace di architettare un attentato per poi gongolarsi in quella gloria. Il processo a Jewell non c’è mai stato, infatti non è stato mai formalmente accusato, ma quando un intero paese ti scaraventa nel baratro, non ha certo bisogno di un processo nelle aule dei tribunali, se ha quello compiuto sui giornali o nei talk show. Il link del trailer del film:
Immagine: Foto di Gerd Altmann da Pixabay