Venezia 79 – “Bentu” di Salvatore Mereu alle Giornate degli Autori
Viacolvento
presenta
BENTU
un film di
Salvatore Mereu
liberamente tratto da “Il vento e altri racconti” di Antonio Cossu
(edizioni AEDES, Cagliari)
con
Peppeddu Cuccu
Giovanni Porcu
prodotto da
Elisabetta Soddu e Salvatore Mereu
una produzione
Viacolvento
produttore associato
Antioco Floris per CELCAM- Università di Cagliari
Corso di Laurea Magistrale in Produzione Multimediale
coproduttore
ISRE Istituto Superiore Regionale Etnografico
distribuito da
Viacolvento
durata
70’
vendite internazionali
Pascale Ramonda
Raffaele ha appena raccolto il suo piccolo mucchio di grano che sarà la provvista di un anno intero. Per non farsi trovare impreparato, da giorni dorme in campagna, lontano da tutti, in attesa che il vento arrivi e lo aiuti a separare finalmente i chicchi dalla paglia. Ma il vento non ne vuole sapere di farsi vedere. Solo Angelino viene a trovarlo ogni giorno per farlo sentire meno solo. Un giorno, forse, quando sarà grande, Raffaele potrà prestargli la sua indomita cavalla e lui potrà finalmente cavalcarla. Ma Angelino non vuole aspettare…
Salvatore Mereu
Salvatore Mereu nasce a Dorgali nel 1965. Dopo il diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, gira diversi cortometraggi come Notte rumena (1996), Miguel (1999), Il mare (2004). Fin dal suo primo lungometraggio Ballo a tre passi (2003), caratterizzato da una particolare struttura in quattro parti, ognuna corrispondente a una stagione dell’anno, esplora il rapporto fra tradizione e modernità nella sua terra, la Sardegna. Con Ballo a tre passi Mereu vince la Settimana della Critica a Venezia nel 2003 e si aggiudica anche il David di Donatello e il Ciak d’Oro come miglior regista emergente e viene candidato a tre Nastri d’argento tra cui quello come Migliore Sceneggiatura. Il secondo film, Sonetàula (2008), viene presentato alla Berlinale nella sezione Panorama e si aggiudica il Globo d’oro della stampa estera e la FIPA d’Or al Festival di Biarritz come miglior sceneggiatura. È di nuovo alla Mostra di Venezia nel 2010 con Tajabone, ambientato fra i giovani studenti delle scuole medie alla periferia di Cagliari, e nel 2012 in Orizzonti con Bellas mariposas, tratto dal libro omonimo di Sergio Atzeni, la storia di due ragazzine adolescenti che vivono in un quartiere popolare di Cagliari. Il film gli vale alla Mostra il premio Schermi di Qualità e il Big Screen Award al Festival di Rotterdam. Per lo stesso film ha ottenuto il Premio Suso Cecchi D’Amico per la miglior sceneggiatura e il Premio Tonino Guerra per la miglior sceneggiatura al Bif&st. Nel 2013 sempre per conto della Mostra partecipa al film collettivo Venezia 70 – Future Reloaded insieme a 70 registi provenienti da tutto il mondo per celebrare la 70. edizione del Festival. Mel 2020 presenta alla Mostra, fuori concorso, Assandira, successivamente candidato ai Nastri d’ Argento come miglior film e ai David di Donatello come miglior sceneggiatura non originale. Da anni alterna la sua attività di regista a quella di insegnante di educazione all’immagine. Come docente ha tenuto corsi di cinema presso diversi istituti dell’isola realizzando con gli studenti alcuni cortometraggi (Il mare, La vita adesso, Scegliere per crescere, Futuro prossimo) selezionati nei più importanti festival nazionali e internazionali. Da alcuni anni, in collaborazione col CELCAM, tiene un corso di regia e sceneggiatura presso il Corso di Laurea Magistrale in Produzione Multimediale dell’ Università di Cagliari.